Siamo sempre stati convinti, e lo siamo tutt’ora, che l’Olio extravergine Pugliese sia tra i migliori al mondo e per questo continuiamo a girare nelle campagne pugliesi per scovare ed offririvi in vendita online i migliori oli pugliesi. Non contenti, abbiamo chiesto l'intervento di Wikonsumer, un network libero e collaborativo che ha come arduo scopo la diffusione della consapevolezza alimentare e del consumo critico attraverso la condivisione di informazioni attendibili e scientificamente verificabili redatte da un team di esperti, nutrizionisti e tecnologi alimentari.
Qualità dell’olio d'oliva e territorialità
I principali fattori di qualità dell’olio evo, strettamente collegati alle caratteristiche peculiari del territorio, sono:
- - la varietà di oliva coltivata nella regione
- - il tipo di terreno che caratterizza la zona
- - il clima
Si è visto che questi fattori incidono sulla qualità nutrizionale, sulle peculiarità sensoriali e sulla conservazione dell’olio stesso.
Ad esempio il quantitativo di polifenoli, preziose molecole antiossidanti naturali, in un olio può variare di molto al variare dei fattori sopra elencati, da 50 fino a 800 milligrammi per litro. Il valore alto di polifenoli è un indicatore prezioso sia per la nostra salute che per quella dell’olio, conferendogli maggiore stabilità.
La territorialità e i fattori ad essa legati, come la tipologia di terreno e il clima, non incidono invece sui principali parametri qualitativi chimici dell’olio, come ad esempio sull’acidità. Questa caratteristica dipende da come vengono effettuate le operazioni agronomiche e di trasformazione dell’oliva.
In Puglia la migliore cultivar
Tra i vari fattori legati alla territorialità, elencati precedentemente, l'impatto della varietà delle olive sulla qualità di un olio è predominante rispetto al tipo di terreno e di clima. Questo accade perché mediante tecniche agronomiche adeguate all'ambiente di coltivazione è possibile gestire eventuali situazioni con presenza di stress dovute al clima e al terreno.
Tecnicamente la varietà di oliva è chiamata cultivar.
Per cultivar s’intende il nome con cui vengono indicate le diverse varietà di piante coltivate, che per poter essere commercializzate devono essere inserite nel registro nazionale e comunitario. Le cultivar di olivo registrate in Italia sono circa 650 su 1200 stimate in tutto il mondo. É evidente che l’Italia registra un’importante biodiversità di piante di ulivo.
Ogni cultivar ha il suo habitat migliore e cioè si sviluppa meglio in una zona piuttosto che in altre.
Inoltre, ogni cultivar permette di ottenere oli caratterizzati da una diversa composizione. Ogni varietà ad esempio presenta diverse quantità e tipologie di grassi,polifenoli e molecole che determinano caratteristici sapori e odori in un olio EVO.
Le caratterisitiche qualitative dell'olio evo
Quindi le principali caratteristiche qualitative dell’olio evo, legate alla territorialità, dipendono dalla cultivar e cioè dal suo valore in:
- - acido oleico
- - rapporto tra acidi grassi insaturi/saturi
- - polifenoli (da cui dipende vitamine e sapore)
- - parametri legati alla resistenza ad alcuni microrganismi o insetti
- - produttività
Tra le principali cultivar italiane più ricche di polifenoli, in ordine decrescente, troviamo: la coratina, il frantoio, l’ogliarola, il moraiolo, il leccino, la casaliva, la peranzana, la nocellara del belice, il pendolino, la taggiasca ligure, la biancolilla, l’itrana.
Nonostante il contenuto di polifenoli si ritrovi elevato in tutte quelle sopra elencate, gli oli dell'oliva Coratina hanno un range di variabilità che va da 630 mg/Kg a 1500 mg/Kg, valore massimo ritrovato in qualsiasi olio.
La Coratina risulta essere prevalentemente presente in Puglia rispetto alle altre regioni Italiane, perché il territorio pugliese è particolarmente favorevole al suo sviluppo.
Gli esperti, tra tutti gli oli presenti nelle varie regioni, decantano l'olio Pugliese, ed in particolar modo l’olio prodotto dalla cultivar Coratina.
Diversi studi condotti sulla Coratina dimostrano che è una cultivar molto preziosa sia per le sue proprietà salutistiche, dovute all'elevato contenuto di polifenoli, sia per il rapporto qualità - prezzo dovuto alla notevole quantità disponibile.
L’abbondante presenza in diverse zone della regione Puglia, fortemente specializzata nella produzione olivicola, permette di ottenere abbondanti quantitativi a prezzi contenuti.
La cultivar Coratina tende a produrre un olio evo che presenta note amare e piccanti piuttosto evidenti al palato.
Il territorio pugliese, inoltre, riesce al meglio in tecniche agronomiche adeguate all'ambiente di coltivazione, permettendo di migliorare eventuali situazioni con presenza di stress. Quali:
- - tecniche agronomiche per migliorare la fertilità del terreno
- - installazione di specifici impianti di irrigazione per risolvere problemi legati alle scarse precipitazioni
- - tecniche di potatura, scelta d’impianti che influiscono ad esempio su luminosità, irraggiamento e fotosintesi
La Puglia e la produzione dell’olio extravergine
La produzione di olio di oliva è prerogativa del sud Italia. Ogni anno in Italia, vengono prodotti circa 6 - 7 milioni di quintali di olio. La Puglia, la Calabria e la Sicilia hanno un'incidenza, nella produzione nazionale, di oltre l'85% di tutto l'olio di oliva prodotto nel nostro paese. La rimanente produzione, che comunque possiede una certa rilevanza, è suddivisa principalmente fra Toscana, Liguria, Umbria e Abruzzo.
Due terzi della produzione di olio d’oliva prodotto in Puglia, risulta essere extravergine.
Le percentuali riportate sono il risultato di una media basata su dati ISTAT e ISMEA, che mettono in evidenza le regioni più vocate alla coltivazione e alla produzione dell’olivo di oliva.
La Puglia, nella panoramica nazionale dell’olio extravergine, risulta essere protagonista. Infatti vanta:
- - il più alto numero di aziende olivicole
- - una grande varietà di cultivar
- - la punta di eccellenza nell’ambito del patrimonio varietale Italiano
- - produzione fortemente specializzata
Sono tante le varietà di olive pugliesi prevalentemente distribuite in alcune specifiche zone della regione.
Le cultivar pugliesi
L’ogliarola è la cultivar pugliese più diffusa e rientra nell’elenco delle varietà più ricche di polifenoli dopo la coratina e la frantoio. É caratterizzata da un abbondante fruttificazione e da una buona resa sebbene presenti il difetto dell’alternanza di produzione. Ha un sapore fruttato medio di oliva. Presenta una nota persistente nel piccante ed è leggermente amaro.
Anche la peranzana e la cellina di Nardò sono abbastanza diffuse in Puglia. La prima è una varietà ricca di polifenoli e da essa si ricavano oli caratterizzati da un livello medio di fruttato, un livello medio-leggero di amaro e piccante. Dalla cellina di Nardò invece si ricava un’olio fruttato intenso, piccante forte e retrogusto di amaro.
Ma la coratina rappresenta la punta di eccellenza per i parametri legati al rapporto olio-salute, nell’ambito del patrimonio varietale italiano. La Coratina, coltivata nel terreno e clima Pugliese, ha una elevata produttività. L'olio ha una colorazione giallo verdognola con fruttato di oliva acerba mediamente percepito. Al gusto prevale con decisione l'amaro e il piccante. Erroneamente il consumatore tende ad identificare il piccante e l’amaro come indice di pessima qualità dell’olio, ma invece dagli esperti questo tipo di caratteristica è valutata come indice di qualità tipica della coratina.
Per maggiori informazioni sui benefici e proprietà dell’olio extravergine d’oliva e soprattutto sui criteri per scegliere il migliore olio EVO in commercio potete visitare la Guida all’Olio Extravergine d’Oliva redatta dagli esperti di Wikosumer.